Ran, sono qui per te!

Un fantasma si aggira per il liceo Teitan, in cerca di vendetta. Contro chi? Ran, ovvio.

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  1. Sherry85
     
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    I file che nemmeno Gosho ha voluto pubblicare :pff: :chiuso: Se li aprite preparatevi al peggio :knf:

    Capitolo 1

    File x1 Anche i fantasmi piangono

    “Ran-chan! Ran-chan, apri questa porta!”
    Sonoko, le mani sui fianchi e la faccia piena di disappunto, si mise a battere freneticamente alla porta della camera dell'amica, che nonostante questo rimase zitta e chiusa nel suo silenzio.
    “Andiamo Ran-chan! Non puoi saltare la scuola per dei pettegolezzi maligni e cattivi!”
    Sonoko tuttavia, ripensando alle voci che circolavano in quelle settimane al liceo Teitan, sentì i peli delle braccia rizzarsi, e tutta questa voglia di andare a scuola effettivamente non l'aveva nemmeno lei.
    “Cosa succede Sonoko-neechan?”
    Il moccioso con gli occhiali, onnipresente come una piccola ombra meditabonda in casa Mouri, le si avvicinò, e Sonoko sentì quella punta di fastidio che come una spina nel fianco la assaliva sempre quando si trovava nei paraggi del piccoletto. O di Shinichi-kun.
    “Fatti gli affari tuoi quattrocchi! Non devi risolvere qualche stupido caso con i mocciosi tuoi amici? Sciò, vattene! Queste sono cose serie!”
    “Sonoko-neechan, Ran-neechan ha qualcosa che non va, “non era una domanda quanto piuttosto un'affermazione lucida e precisa, tagliente come lo sguardo di un detective. Come lo sguardo di Shinichi-kun, quello sguardo da “so-tutto-io” che Sonoko proprio non sopportava. “Da qualche giorno non vuole andare a scuola e sembra sempre che abbia visto un...”
    “Fantasma, si lo so! E' tutta colpa di Aka-san e delle sue stupide chiacchiere invidiose! Sai com'è Ran-chan. Non c'è niente che la spaventi di più. Inoltre al Teitan in queste settimane stanno accadendo fatti che non mi piacciono proprio!”
    Lo sguardo di Conan-kun cambiò in meno di un secondo; da preoccupato divenne attento e preciso, uno squalo che aveva appena puntato una nuova preda.
    “Che genere di fatti?”
    La voce di Sonoko si abbassò ad un sussurro tetro: “Cose sinistre da accapponare la pelle. Persino io, la grande detective del liceo Teitan, ogni volta che vedo la facciata della scuola mi sento prendere da un'ansia che non ti dico!”Conan inveì dentro se stesso e contro se stesso vedendo l'espressione sussiegosa di Sonoko che si pavoneggiava per meriti che certamente non erano suoi.”Allora? Cosa stavi dicendo?”Spazientito cercò di riportarla in questa dimensione.
    “Tre settimane fa nella nostra scuola si è suicidata una ragazza.”
    “Si, lo sapevo.” Vedendo che Sonoko lo guardava sospettosa, le rifilò la stessa frase che da tempo usava per giustificarsi. “Sai, l'ho visto in televisione. Ne parlavano tutti.”
    “Bene. Da quel momento non abbiamo più avuto pace. Ormai il nostro liceo è maledetto! E soprattutto non possiamo più andare nemmeno in bagno!”

    “Cosa?! C'è un onryō nel bagno delle ragazze?”
    Haibara-san, la testa dai capelli rossi infilata in una rivista di top di pizzo molto in voga in quel momento tra le giovani giapponesi, si era dimostrata piuttosto scettica su quello che Edogawa-kun le aveva riferito. “Non è da te credere a queste storielle!”
    Conan-kun fece una smorfia che Ai conosceva bene. “Certo che non ci credo, ma Ran si. E si rifiuta di andare a scuola. Resta chiusa nella sua stanza e non vuole uscire. Mi preoccupa perché nemmeno più mangia. Neppure Eri-san è riuscita a convincerla. Né io d'altronde.”
    Ah, è questo che ti fa male, vero! Ti ha escluso. Per la prima volta ti ha respinto. Ti ha respinto davvero!
    Sorniona, Haibara-san chiuse lentamente il giornale, che mise accuratamente da parte.
    “Ma guarda. Il grande detective dell'Est non sa nemmeno che cosa è successo alla sua amata.” Vedendo l'espressione del bambino, e riconoscendovi in essa il dolore del ragazzo, Ai si fermò. Perché, perché deve sempre tirare fuori il mio lato caustico?
    Solo lui riusciva a farlo così bene, solo con lui si sentiva acida, e sulle spine, e sempre osservata al microscopio, completamente nuda.
    “Hai provato a fare qualche indagine?”voleva rimediare, e decise in quel momento che lo avrebbe aiutato.”Si, certo che lo hai fatto. Cosa hai scoperto?”
    Conan-kun si arrampicò sulla poltrona davanti alla TV mentre Doc e gli altri tre bambini, in sottofondo nella zona cucina di sicuro stavano giocando agli indovinelli mentre mangiavano le castagne.
    “Sono solo voci, niente di ufficiale. Non abbiamo ricevuto nessun avviso dalla scuola o dalla commissione studentesca ma la cosa non mi piace. Se fosse vera questa volta Ran potrebbe non riprendersi così facilmente. Ne ha viste così tante, così tanti cadaveri, persone uccise, persone che hanno ucciso, la miseria umana più nera. Ma stavolta è diverso.”
    “Avanti Kudo-kun, sbrigati. Adesso mi stai mettendo ansia!”
    “La ragazza che si è suicidata qualche settimana fa. Bhe, i pettegolezzi dicono che sia stato per colpa di Ran, dicono che Ran abbia trovato il suo corpo nei bagni al terzo piano, e dicono anche che il suo fantasma da quel momento la perseguiti.”

    Masumi Sera stava picchiettando freneticamente sul suo cellulare quando alzando la testa vide i due bambini entrare nel cortile del liceo.
    Conan-kun parlava fitto fitto con la ragazzina chiamata Ai Haibara, e Masumi si scoprì talmente curiosa di parlare con loro da pensare di avere le ali ai piedi.
    “Conan-kun! Haibara-kun! Che piacere incontrarvi qui!”
    La bambina si strinse nel cappotto rosa barbie di lucida pelle con intarsi di ricamo bianchi, mentre i capelli di quello strano colore tra il castano ramato e il biondo fragola nascondevano gli occhi.
    “Sera-no-neechan!” Conan-kun sembrava leggermente in imbarazzo, mentre di scatto Haibara-kun indietreggiò fino a quasi scomparire dietro il compagno di scuola.
    “Aspetta, fammi indovinare! Sei qui per indagare su quelle stronzette pettegole che hanno messo in giro le chiacchiere su Ran-chan, vero?”
    “Ah ah ah! Si, direi proprio di si! Tu ne sai qualcosa?”
    Sera osservò pensierosa lo schermo del suo cellulare, come se ne traesse ispirazione, o forse ne traesse da colui con cui stava comunicando, pensò il piccolo detective. “Diciamo che sto ancora lavorandoci su. Di sicuro c'entra la cricca di Aka-san.”
    “Aka-san? Chi è? Non credo di averla mai vista quando andavo a....”
    Conan-kun si interruppe di scatto, o forse c'entrava la gomitata di Ai che gli mozzò il respiro.
    “Cosa volevi dire Conan-kun? Da quanto frequenti i ragazzi del liceo?”
    “Ehmm volevo dire che Ran-neechan non mi hai mai parlato di lei.”
    Il canino di Masumi Sera rientrò in quel sorriso che niente aveva di sorridente.
    “Ci credo bene che non ne abbia mai parlato. Quella è una stronzetta che non si fa mai i fatti suoi. Ha messo in giro delle stupide voci e ha creato terra bruciata intorno a Ran-chan.”
    “Ma è vero quello che riferiscono le chiacchiere?”
    Masumi Sera si fece triste, e quegli occhi così sagaci e così simili a quelli del fratello, divennero pieni di malinconica accettazione. E di paura.
    “Si Conan-kun. E' tutto vero.”

    Edited by Sherry85 - 5/8/2016, 18:34
     
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  2. ClaireDC
     
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    Interessante!
    Sarà la mia deformazione professionale da fan di Ran e Shinichi e di X Files ma mi interessa come la stai impostando
     
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  3. Gaia Bernardi
     
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    Bella!!!! Credo che la seguirò!
    Posso darti uno o due consigli?
    1) Specifica meglio chi parla.
    C'erano delle parti dove non ho capito neanche io chi parlava.
    2) Meno importante: Specifica meglio tutto, l'ambiente circostante, ma non solo.

    Ho finito di romperti le scatole, se vuoi segui la mia di fanfiction, ma sappi che sono molto migliorata in scrittura da quando ho postato l'ultima volta.

    http://detectiveconan.forumfree.it/?t=72504029

    Ciao.

    Bravissima!!!
     
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2 replies since 5/8/2016, 13:40   124 views
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