Ossessione Mortale (racconto)

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    Se siete sopravvissuti a Pasqua, eccovi il nuovo capitolo. A domenica.


    Capitolo 5

    Delitto efferato

    La settimana volò in un lampo. Si era ormai al giorno del ricevimento con i finanziatori. Kudo sorseggiando un caffè, cercava di convincere la sua ragazza:

    “Ma perché non ci vuoi venire? La cena si terrà qui a casa mia, ci sarà anche Sonoko, non saresti sola così!”

    “Non insistere; non saprei cosa fare in mezzo a tutti quei ricconi che parlano di soldi”.

    “Ma la serata serve per raccogliere fondi, non si parlerà di questioni economiche”.

    “Non capisco nulla neppure di scienza, sarei fuori posto”.

    “Ran …”.

    “No, ho già un appuntamento con i miei, li porterò in un ristorante italiano che ho scoperto da poco e cercherò di farli tornare insieme”.

    “Se non vuole venire, non insistere”, disse una voce ben nota dalla porta d’accesso alla cucina. Shiho entrò, s’accomodò sul suo solito sgabello e continuò:

    “Dio mio, quanto sei insistente. Ti ha detto che non vuol venire, lasciala libera di scegliere. Se potessi non verrei nemmeno io! Tutti quei bacucchi ed i loro miliardi; sai che noia!”

    “Vorrà dire che farò il tuo cavaliere”, disse malizioso Kudo guardando di sottecchi la propria fidanzata.

    “No, bello, non ci provare ad usarmi per far ingelosire Ran; io avrò il mio collega Kodai ad assistermi”.

    “Chi, Susumu-kun?”

    “Proprio lui!”

    “Interessante!”

    “Smettila, non è come pensi. Ma quanto sei fastidioso; ma come lo sopporti?”

    “Me lo chiedo anch’io!”, valutò la karateka sorseggiando la sua bevanda.

    “Ehi, voi due, guardate che sono qui!”

    “Sì, lo sappiamo!, sarebbe un bel problema se fossi così fastidioso anche essendo assente!”, concluse Miyano, “grazie per il caffè. Alle 18.00 arriverà il catering ed inizieranno a preparare tutto”.

    “Ho un impegno fino alle 19.00; serve che sia presente?”

    “No, ho le chiavi, se per te non è un problema mi occuperò di tutto io”.

    “Perfetto, così non dovrò spostare l’incontro con il cliente”.

    Mentre la donna ramata andava via, Ran mormorò:

    “Prego, cara, fai pure come se fossi a casa tua!”

    “Hai detto qualcosa?”, domandò distrattamente Kudo.

    “No, nulla!”

    “Bene, vieni ti accompagno in facoltà, poi devo andare da Megure; c’è stato un delitto molto misterioso in un quartiere malfamato e sembra una cosa particolarmente raccapricciante”.

    Ran annuì, prese il giubbotto e lo seguì.



    “La donna era in questo vicolo; si chiamava Yuki Mori, 24 anni, originaria di Yokohama, faceva la prostituta”. Spiegò il sempre professionale Takagi. Shinichi era già chinato sul corpo martoriato della vittima ed osservava tutto con attenzione.

    “La scientifica ci ha segnalato che si contano 15 coltellate, di cui almeno la prima mortale al collo con la quale ha tagliato la gola alla vittima impedendole di urlare; una le ha trapassato il polmone destro e la seconda le ha spaccato il cuore, ma a quel punto la donna era ormai morta. Poi il criminale ha infierito con brutalità sulla vittima, tagliandole i capelli che, a quanto ci dicono le sue colleghe, la giovane portava lunghi fino alla schiena, mentre ora sono alle spalle, e poi sfigurandole il volto. Un vero scempio! Per finire le ha asportato entrambi i seni”.

    “Sì, vedo!”, commentò il detective, “come sono stati rimossi?”

    “Secondo l’agente Tome sembra lavoro di un esperto. Il taglio è stato molto preciso, chirurgico, un lavoro non improvvisato”, completò Megure.

    “Ora del decesso?”

    “Le sue colleghe l’hanno vista appartarsi nel vicolo con un cliente intorno alle 2.15 circa. Dopo una trentina di minuti hanno visto il cliente andare via ma non hanno visto uscire lei. Quindi sono andate a controllare ed hanno trovato questo”.

    “Ma mi avete detto d’aver ricevuto la telefonata solo questa mattina!”

    “Sai come vanno queste cose. Prima hanno avuto paura ed hanno avvertito il loro protettore, poi hanno pensato di filarsela e lasciarla lì. Solo intorno alle 7 una delle ragazze, che era sua amica, s’è decisa ad avvisarci, quindi ecco il ritardo”.

    “Perciò il cadavere è rimasto qui dalle 2.45 di notte fino alle 8 quasi di questa mattina?”

    “Sì, questo spiega anche i segni di morso che ha sugli arti; dei cani randagi l’avevano presa come un buffet”.

    “Brutta storia, davvero brutta!”, mormorò Kudo, “Almeno sappiamo che l’aggressore è destrorso, infatti il taglio alla gola va da sinistra a destra … vorrei parlare con le ragazze, ispettore”.

    “Sì, lo immaginavo; Shiratori, porta Shinichi dalle ragazze”. Il poliziotto accennò un inchino ed indicò al giovane di seguirlo.



    “… e come sempre è sbucata lei, con i capelli arruffati, ed il suo sguardo assonnato. Sembra la padrona di casa, che nervi!”

    Ran stava mangiando il terzo cornetto del bar italiano di fronte alla facoltà di medicina, mentre una comprensiva Eri l’osservava.

    “Non c’è che fare, figlia mia; sei gelosa!”

    “Non dire assurdità!”

    “Credi che lui possa tradirti?”

    “No, ne sono sicura!”

    “Allora temi che lei te lo voglia rubare?”

    “Non saprei! Non ha fatto nulla per portarmelo via; si è sempre comportata come un’amica con me, e dato il suo carattere chiuso è una cosa molto significativa, è evidente che vuole essere mia amica. Però … in certi momenti … non so … certe volte sembra che quasi ci invidi, il suo modo di fare è … strano”.

    “Che ti invidi è possibile. Hai avuto una vita molto più fortunata della sua!”

    “Certo essere a 20 anni un genio che lavora come assistente di un famosissimo docente universitario deve essere una vitaccia!”.

    “Mi hai tu stessa raccontato, un anno fa, il suo passato; non è proprio la vita che augurerei a mia figlia. Shinichi le è stato accanto e l’ha aiutata e protetta, è chiaro che siano legati; com’è legata ad Agasa o ai detective boys”.

    “Certo, ma non c’è rischio che mi freghi Agasa o Mitsuhiko”.

    “Ovvio, per età nessuno dei due sarebbe credibile al suo fianco e tu non ti preoccupi. Ma se Agasa fosse stato più giovane, o lei più vecchia, cosa avresti detto del suo rimanere a casa sua? Avresti pensato che volesse sedurlo. Ma siccome Agasa è molto più anziano non ti sei posta il problema e lo consideri come una figura paterna”.

    “Vuoi dire che sono tutte mie fantasie?”

    “Non lo so; è anche possibile che lei provi qualcosa. Se tu non avessi nulla e nessuno al tuo fianco, ed avessi solo un ragazzo che t’ha fatta sentire protetta ed al sicuro contro nemici mostruosi, tu cosa proveresti per lui? Questo però non vuol dire che i due si amino o altro. Anche ammesso che lei provi qualcosa, tutto potrebbe rimanere confinato nel mondo dei desideri”.

    “Potrebbe …”, mormorò la karateka.

    “Smettiamola ora di parlare di Shiho e dimmi cosa stai tramando per questa sera. Non vorrei che, giunte al locale italiano che m’hai proposto di provare ci trovassi poi un certo individuo con i baffetti che fa lo scemo con la cameriera!”

    “Ma come puoi insinuare che stia tramando qualcosa contro la mia genitrice?”

    “Perché ti conosco, mia cara, ti conosco pure troppo bene!”

    Ran bevve un sorso di succo di frutta e non rispose, ma volse lo sguardo verso la strada oltre la vetrata del bar.



    CONTINUA

    Nel prossimo capitolo:


    “Come che ci faccio qui? È il bagno di casa mia! Tu, piuttosto, cosa ci fai nella mia doccia?"
     
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    A fatica ma siamo sopravvissuti a queste feste pure quest'anno........XD
    Mi scuso ma non ho potuto collegarmi e commentare>.<
    Allora Ran..non so che dire..neanche insultarla mi gratificaXD
    Del resto vedendola dalla sua parte non le si può dar torto in nessun modo...Shiho è già quella che è...se poi si aggiunge il legame con Shinichi, il segreto che li ha uniti per tutto il tempo e l'affiatamento che non passa certo inosservato..beh...buona fortuna......(che accanto a Kudo sembra un augurio paradossale) :asd:
    Il fatto che la vittima avesse i capelli corti...mi sa non è buon segno... :nono:
    Lo spoileeer**..immagino la scena..non vedo l'ora di leggere :rotfl:
    Al prossimo capitolo**
     
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    Ho cercato di immedesimarmi in Ran. Questa poveretta prima conosce una bimba musona che poi per magia diventa una super gnoccolona, sempre musona, che ronza attorno al suo bello, che lei ha atteso per millemila anni, come si fa a non sclerare? Se una Shiho spuntasse alle 7 di mattina a casa del vostro fidanzato, praticamente ogni mattina, e si mettesse a bere il tè, voi che fareste? E se la cosa si ripetesse per un anno, non solo a colazione, ma in ogni momento della giornata, quando c'è un minuto libero, quella arriva e s'accomoda sullo sgabello, che ne direste? Sinceramente, a me darebbe lievemente fastidio.

    Nel prossimo capitolo si riderà, ma c'era una cosa che si trova sempre nelle mie storie su Shiho e Shinichi ed a cui non potevo rinunciare, così l'ho inserita; anzi, a ben vedere, questa è l'origine di tutto!!!
     
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  4. RAN MOURI
     
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    povera me! cioè povera Ran, la capisco anche perché
    ha aspettato tanto Shinichi T . T.
    sei stata brava Haibarafan.
     
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    bene.... non mi vien nient'altro da dire ... ( :rulex: vai l'unicorno rosica . rosick rosick . :rulex:)
     
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    Oddio non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!!
    Anche secondo me il fatto che la vittima avesse i capelli corti non sia un buon segno :nono: ma speriamo che non sia un serial killer che uccide tutte le ragazze con i capelli corti che incontra ! ( vi prego ditemi che non è un serial killer !!!)
     
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    Capitoli stupendi! E comprendo a pieno Ran! Sono assolutamente dalla sua parte :sisi:
    Io non avrei mai permesso che il mio ragazzo passasse tutto questo tempo con la sua vicina, nonché grande amica... L'amicizia tra uomo e donna ha dei limiti, semmai può esserci. E' una cosa a cui non credo, uno dei due finisce per innamorarsi e infatti anche in questa storia così sarà :sisi:
    Ovviamente in questo caso un po' ne sono felice... Non perchè preferisco Shiho a Ran, ma anche per il rapporto che c'è tra i personaggi. Una storia d'amore tra Shiho e Shin la reputo di gran lunga una storia epica!
    Comunque sono curiosa di leggere dell'amata doccia e di dove ha origine il tutto :rotfl:
    Alla prossima!
     
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    Eccoci a poche ore dalla "mungitura delle vacche", come la chiama Kudo. Bisogna farsi belli per l'occasione, ma la situazione può sempre sfuggire di mano (soprattutto se sono io lo scrittore e c'è una certa signora ramata che s'aggira tra i pulsanti della tastiera del mio pc). A mercoledì.

    Capitolo 6

    Non aprire quella porta!

    Alle 18.45 Shinichi Kudo rientrò in villa dopo una giornata di durissimo lavoro. Il caso della prostituta uccisa nel vicolo era davvero intricato e per nulla semplice. Nessuna delle sue colleghe aveva visto in volto il cliente, né l’avevano sentito parlare, tutte concordavano nel dire che era basso di statura ed incurvato ma nient’altro; troppo poco per creare un identikit. Lo psicologo della polizia sosteneva che era troppo presto per tracciare un profilo della sua mente e quindi non avevano nulla in mano. Nonostante lo scempio del cadavere, il killer non aveva lasciato né impronte né tracce, si girava a vuoto.

    Superata la porta d’ingresso, il detective fu colpito dal meraviglioso profumo proveniente dalla cucina dove si sentiva del chiacchiericcio. Si affacciò e vide gli addetti del catering che stavano sistemando ogni cosa.

    “Buonasera, a che punto siete?”, chiese.

    “Quasi pronti, signore!”, rispose il capocuoco.

    “La professoressa Miyano?”, s’informò.

    “È andata a sistemarsi per la cena, dovrebbe tornare qui tra poco”.

    Kudo annuì e, allenandosi la cravatta, si diresse alle scale del primo piano. Salì di sopra e, lasciata giacca e camicia in camera, raggiunse il bagno; dopo tutto l’orrore visto quel giorno aveva bisogno di un lungo bagno.

    “La cena è per le 21; quindi gli invitati inizieranno a giungere intorno alle 20.30; comunque ci sarà Shiho a riceverli, anche se dovessi perdere qualche minuto non succederà nulla”.

    Così dicendo entrò in bagno ed iniziò a togliersi i pantaloni.

    Il grande bagno padronale di villa Kudo era diviso in due ambienti molto ampi. Il primo conteneva il lavandino ed il resto dei mobili necessari alla propria pulizia; il secondo, separato da una porta a vetri opachi, era l’enorme sala per lavarsi, compresa di vasca da bagno e doccia.

    Ormai nudo, l’investigatore si diresse verso la vetrata e protese la mano per aprirla, ma la porta si mosse da sola spostandosi di lato; l’evento imprevisto lo lasciò perplesso, ma la cosa più sconvolgente fu trovare Shiho Miyano avvolta in un telo di fronte a sé. La scienziata, con i capelli umidi che le gocciolavano sulle spalle nude, rimase bloccata. La pelle emanava ancora fumo per l’alta temperatura dell’acqua, mentre nuvole di vapore si spandevano nell’ambiente, la fragranza che proveniva dallo shampoo e dal balsamo che aveva usato era inebriante.

    I due si guardarono negli occhi, poi iniziarono a squadrasi e notarono d’essere una in telo e l’altro totalmente nudo.

    Shiho divenne rossa come i suoi capelli, spalancò gli occhi e gli urlò:

    “Sei un pervertito!”, quindi, datogli un violentissimo schiaffo si rintanò nella zona bagno chiudendo la porta a vetri dietro di sé. Kudo rimase impietrito.

    “Che cavolo hai nella testa!”, iniziò ad urlare la ragazza sconvolta. “Ma sei scemo o cosa? Come ti vengono queste alzate d’ingegno? Non mi sarei mai aspettata un comportamento simile da te! … Ehi, che fai, non parli?”

    “Eh?”

    “Ma quale eh! Che ci fai qui?”

    “Come che ci faccio qui? È il bagno di casa mia! Tu, piuttosto, cosa ci fai nella mia doccia? Ti ho detto che questa è come casa tua, ma c’è un limite a tutto!”

    “La mia doccia è rotta, non potevo presentarmi a cena senza un bagno. Che figura ci farei? Sapevo che saresti tornato dopo le 19 e ne ho approfittato! Tu invece, perché sei entrato qui? Porco!”

    “E come facevo a sapere che c’eri tu?”

    “Ho lasciato detto al capocuoco d’avvisarti!”

    “Ma quello ha detto che eri andata a sistemarti, non che t’eri infilata nel mio bagno!”

    “Certo, certo, naturale!”

    “Non diciamo assurdità! È la verità! Anzi, perché non esci e vai a vestirti?”

    “E come faccio con te messo in mezzo alla stanza in quel … in quel modo indecente?”

    “Modo indecente?”, Kudo si guardò nello specchio del lavandino e capì!

    “O porca … Shiho, scusa, non me n’ero accorto, scusami!”

    “Ok, ok, però ora rivestiti e vai via, altrimenti non posso uscire da qui”.

    “Hai portato con te i vestiti per la cena?”

    “Sì, sono nella stanza degli ospiti. Ricopriti, così posso andare a sistemarmi; si sta facendo tardi!”

    Kudo si mise un accappatoio addosso:

    “Puoi uscire!”

    Shiho aprì la porta a vetri e, tenendo lo sguardo basso, passò davanti all’amico che rimase ammaliato dalla visione della sua pelle umida ed ambrata e del suo seno messo in evidenza dal telo sorretto per di più dalle braccia della ragazza.

    “Wow!”, mormorò. Miyano si fermò e lo guardò con occhi d’assassina: “come scusa?”

    “Nulla, nulla, vado in doccia, se permetti”.

    “Vuoi che ti lavi la schiena?”, gli disse con occhi di sfida.

    La “reazione” dell’amico fu pure troppo evidente, lei se ne accorse e gli diede un altro schiaffo; “porco!”, urlò ancora uscendo dalla stanza.

    “Ma se ha fatto tutto lei?”, si chiese il giovane massaggiandosi la guancia.



    Un’ora dopo un elegantissimo Shinichi scendeva dal primo piano per prepararsi a ricevere gli ospiti della sua amica; il giovane si diede un’occhiata allo specchio, e si abbottò i gemelli ai polsini, poi distese le pieghe della giacca con le mani: era perfetto!

    “Farei stragi di cuori, se volessi!”, ridacchiava tra sé smuovendo i capelli. Sentì poi dei passi sulle scale e si voltò. Rimase a bocca aperta nel vedere la sua amica avvolta nello spettacolare abito tubolare di seta nero che la fasciava come un guanto. Sembra Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany (pallosissimo film smielato che Ran gli aveva imposto di vedere qualche sera prima); con la differenza che la Hepburn non era mai stata tanto “abbondante” nei piani alti e quindi l’effetto era molto più conturbante.

    “Sei stupenda!”, le disse con voce calda e profonda (sapeva fare il galante, quando voleva).

    “Grazie!”, rispose lei, ancora un po’ sostenuta, mentre chiudeva la vite dell'orecchino. Poi lo sorpassò per andare in cucina; Kudo la prese per un braccio:

    “Senti, per prima, scusami non volevo! È stato tutto imprevisto; mi perdoni?”

    Lei si voltò e, sistemandogli il nodo della cravatta, rispose:

    “Va bene, tutto dimenticato!”

    “Sei un tesoro!”

    “Certo, c’è la possibilità che, incontrando Ran, mi possa scappare qualche commento su cose di cui non dovrei essere a conoscenza …; tipo quel neo che hai all’inguine!”

    “Ehi, ehi, non scherzare!”

    “Chiaramente, se potessi sollecitare la mia memoria a dimenticare, sarebbe più semplice …”.

    “Che cos’hai in mente?”

    “Per esempio, una certa borsetta della nuova collezione di Fusae che uscirà la settimana prossima, potrebbe funzionare come inibitore dei ricordi …”.

    “Sei … sei … una ricattatrice!”

    “Lo sai che sono una donna malvagia; o pensi che fosse solo Vermouth la cattiva della storia?”

    “Mi sembra che tu ci stia marciando troppo con la storia della donna malvagia!”

    “Di che ti lamenti? Per quello che hai fatto avresti meritato che ti facessi ingerire l’Aptx e ti facessi ritornare bambino! Ti è andata bene!”

    Gli occhi di lei brillavano mentre si stava allontanando dal torace di lui. Shinichi la trattenne ed aggiunse, per provocarla:

    “Anche se i tuoi ricordi dovessero sparire i miei non lo faranno! Mi hai fatto scoprire un nuovo uso della doccia a cui non avevo mai pensato! Qualche volta lo dovremmo collaudare insieme!!”

    “Porco!”, commentò lei e si allontanò, poi si voltò e disse:

    “Per questa spiritosaggine, le borsette diventano due!”

    “Come? E che te ne fai?”

    “C’è quella con il manico lungo e quella a pochette; pensavo di chiedertene solo una, ma a questo punto …”.

    “Avrei fatto meglio a rimanere con Megure!”


    CONTINUA


    Nel prossimo capitolo:

    “Ciao, venera salme! Nessun morto in giro?”
     
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  9. Ai Kudo
     
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    Rieccomi capo!
    Beh, che dire? Certo che la nostra Shiho lo ha ricattato per bene ah...
    Ok, continuavo a ridere, i nostri due amici sono molto spiritosi.
    Certo che Kudo è proprio tonno....ti ci vorrà ancora tanto per accorgerti che stai sbagliando tutto!?
    Dallo spoiler credo che qui ci si rivolge a Kudo, bel modo però, ottimo soprannome!
    Ci vediamo per il prossimo capitolo! ;)
     
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    La doccia di villa Kudoo...protagonista indiscussa di scene memorabiliXD
    Ecco come tutto ha avuto inizio :asd:
    Mi verrebbe da dire "Le origini" come il sottotitolo che stanno usando per pubblicizzare i vecchi episodi mandati in onda su Super....XD
    Certo al tonno mancava solo questa visione celestiale per chiarirsi le idee no?...XD
    E vediamo pure l'inizio di questo atteso evento...Shiho non delude ovviamente**...lo sapevo che lo stendeva a Shinichi.... :rotfl:
    La frase dello spoiler mi sembra più lo stile di Sonoko...chissàXD
    Al prossimo capitolo**
     
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  11. Meloncina99
     
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    Scrivi davvero bene e mi piace molto la storia quali sono gli altri che hai scritto?
     
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    Ti ringrazio. I miei racconti su Shinichi e Shiho sono questi, fino a Delitto a Rodi sono storie mediamente brevi, da Ombre del passato iniziano i racconti lunghi.

    L'ultimo incontro
    http://detectiveconan.forumfree.it/?t=56979664

    Il lungo addio
    http://detectiveconan.forumfree.it/?t=58834436

    Scontro tra la Bionda ed il Nero
    http://detectiveconan.forumfree.it/?t=59369171

    La sparizione di Ai Haibara
    http://detectiveconan.forumfree.it/?t=59530632

    Corsa contro il tempo
    http://detectiveconan.forumfree.it/?t=61313320

    Delitto a Rodi
    http://detectiveconan.forumfree.it/?t=62173476

    Ombre dal passato (1^ parte di Il ritorno dell'Oscurità)
    http://detectiveconan.forumfree.it/?t=62276655

    Una nuova minaccia (2^ parte di Il ritorno dell'Oscurità)
    http://detectiveconan.forumfree.it/?t=62980010

    L'ombra dell'Organizzazione (3^ parte di Il ritorno dell'Oscurità)
    http://detectiveconan.forumfree.it/?t=64030916

    Vendetta Privata (4^ parte di Il ritorno dell'Oscurità)
    http://detectiveconan.forumfree.it/?t=65900375

    Storia Segreta (il diario di Shiho Kudo)
    http://detectiveconan.forumfree.it/?t=66435166
     
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    Eccoci qua, con la mungitura delle vacche, a domenica.

    Capitolo 7

    Cena di gala

    Il suono del campanello pose fine alla discussione, Shiho andò in cucina a parlare con il capocuoco, Shinichi si recò ad aprire.

    La prima coppia ad arrivare furono Sonoko ed il suo fidanzato Makoto. Il giovane era stato accettato dalla signora Suzuki come fidanzato ufficiale della figlia, ma questo comportava obblighi sociali annessi al rango della famiglia. Tra questi c’erano le cene di gala, che il ragazzo odiava.

    Entrambi erano elegantissimi, Sonoko aveva poi comprato un abito da sera rosso con spacco e scollatura sulla schiena (cosa che aveva disturbato il suo cavaliere) ed era perfettamente immedesimata nel ruolo di rappresentante del suo gruppo finanziario.

    “Oh, oh, guarda chi c’è; l’adorabile Sonoko!”

    “Ciao, venera salme! Nessun morto in giro?”

    “Solo tu, tra qualche minuto!”

    “State buoni!”, intervenne Makoto sistemandosi gli occhiali.

    “Salve, ragazzi!”, intervenne Shiho, “benvenuti alla cena della facoltà!”

    “Shiho, tesoro, sei meravigliosa”, disse Sonoko che squadrava l’abito della ragazza con occhio indagatore fin quando non giunse alla conclusione che era lo stesso vestito che stava per comprare lei e che a Shiho stava meglio che su di lei (e come cavolo faceva a farle stare su in quel modo? Che usasse qualche trucco?).

    “Grazie, anche tu! Prego accomodatevi e servitevi da bere; siete i primi! … Shinichi, scusa, potresti venire in cucina? Il capocuoco vuole sapere alcune cose”. Così dicendo, gli pose una mano sul braccio, gesto che non sfuggì alla giovane Suzuki.


    Nel giro di trenta minuti arrivò tutto il bel mondo di Tokyo e dintorni: il preside della facoltà di Chimica con la moglie, il rettore dell’Università, alcuni docenti con signore, ed i ricconi da spennare; oltre ai Suzuki, gli Honda, gli Yamaha, i Kawasaki, i Mitsubishi, etc.

    Dopo l’aperitivo, si doveva servire la cena. Shiho era però inquieta per l’assenza del professor Sanada che aveva garantito la sua presenza ma poi non s’era fatto vedere. Neppure il fidato Kodai sapeva nulla, del resto il cellulare risultava spento o irraggiungibile.

    “Ma Sanada dov’è?”, chiese alla fine il preside.

    “Ha avuto un contrattempo e non sa se arriverà in tempo”, improvvisò Miyano, mentre Kodai sudava copiosamente per la tensione.

    “Tutto a posto?”, chiese Kudo vedendo l’amica agitata.

    “Sì, ma Sanada non è venuto!”

    “Strano! E per la presentazione che dovevate fare per chiedere i finanziamenti?”

    “Non c’è problema, l’avevamo preparata io e Susumu-kun, sappiamo come muoverci, però …”.

    Il suo cellulare iniziò a vibrare, la ragazza lo prese e sorrise; era il numero del professore.

    “Pronto?”

    “Professoressa Miyano?”, la voce roca che le rivolse la parola faceva gelare il sangue.

    “Professor Sanada?”, chiese dubbiosa la giovane.

    “No, sono un suo amico e collega, mi chiamo signor Hide, sono con il professore. È spiacente di comunicarle che ha avuto un contrattempo e non potrà venire alla cena, confida che lei saprà svolgere al meglio l’incarico e che tutto andrà apposto”.

    “Ma cos’ha? Perché non me lo passa?”

    “No, non si sente bene. È andato a dormire, sono rimasto io per fargli compagnia”.

    “Allora è a casa sua? Ed il maggiordomo e la servitù dove sono?”

    “Non è importante; è tutto sotto controllo, il professore le voleva solo dire di non preoccuparsi, vi rivedrete tra qualche giorno, quando questa brutta influenza sarà passata”.

    “Ma …”.

    “La saluto!”

    La comunicazione fu chiusa; Shiho rimase ad osservare perplessa il monitor del suo telefonino. Poi guardò Shinichi e fece per ritornare dagli ospiti.

    Il giovane la fermò:

    “Ehi, che succede?”

    “Nulla, … credo”.

    “Era Sanada?”

    “Sì e … no!”

    “Come scusa?”, la guardava con occhio indagatore.

    “Era un certo Hide, un suo amico, almeno così dice lui. Mi avvisava che il professore non stava bene e non sarebbe venuto. Pare che fossero soli in casa e che questo Hide si prendesse cura di lui”.

    “Ed è strano?”

    “Non ho mai sentito parlare di nessun Hide da quando lavoro con lui”.

    “Magari è un vecchio amico che non vedeva da tempo, un compagno di liceo!”

    “Forse hai ragione!”

    “Era il professore?”, chiese Kodai sopraggiunto. Shiho gli spiegò la situazione.

    “Hide? Mai conosciuto!”, commentò il collega.

    “Sei sicuro?”, chiese allora Shinichi.

    “Sì, sono suo assistente da cinque anni, non ho mai visto o sentito parlare di questo Hide”.

    Kudo divenne pensieroso, qualcosa nella sua testa iniziava a metterlo in agitazione, ma non capiva cosa. C’erano similitudini con eventi del passato, di un lontano passato, ma non ricordava a cosa si riferissero e questo lo lasciava irrequieto, oltre ad infastidirlo.

    Il preside richiamò la loro attenzione.

    “Professoressa, che state facendo? Gli ospiti vi aspettano, si deve servire in tavola!”, l’uomo era chiaramente disturbato per quel contrattempo.

    “Sì, mi scusi! Shinichi, potresti dire al capocuoco di iniziare con gli antipasti?”

    Kudo annuì e si recò in cucina, ma la sua mente continuava a rimuginare su quegli strani eventi.



    Il resto della cena andò perfettamente. Il catering era perfetto e tutti furono saziati a volontà. Nel dopo cena, Miyano condusse tutti nella biblioteca dei Kudo. L’imponenza della sala circolare ricolma di volumi intimidiva chiunque, ed anche quei ricconi rimasero sbalorditi. Fatti accomodare tutti sui divani, mentre i camerieri servivano altri liquori e caffè, la professoressa, con l’ausilio di una presentazione in power point, mostrò cosa la facoltà di Chimica avrebbe fatto nel corso dell’anno con le generose offerte degli illustri ospiti.

    L’eloquenza della giovane, la sua scollatura, che distraeva, e non poco, gli uomini presenti, e l’ottimo cibo fecero il resto. Prima d’andare via i vari industriali staccarono assegni per svariati miliardi di yen: il preside ed il rettore erano al Settimo Cielo.

    “Professoressa Miyano”, le disse il preside andando via con la moglie, “credo che delegheremo a lei l’organizzazione di queste raccolte fondi anche nei prossimi anni”.

    “Grazie!”, rispose educatamente la giovane, mandandolo mentalmente al diavolo.


    Alla fine, anche Kodai andò via, molto deluso per l’aver notato che cavaliere della sua collega era stato alla fine, ovviamente, il padrone della villa, ossia Kudo, e non lui, come aveva fantasticato per quelle due settimane. La sua delusione era visibile ed a stento trattenuta dal suo contegno sempre perfetto.

    “Ci vediamo lunedì in facoltà”, gli disse la donna dai capelli ramati.

    “Va bene”, rispose triste ed afflitto il giovane.

    “Gli hai rovinato la serata!”, commentò Shinichi.

    “Come?”

    “Susumu-kun sognava di fare gli onori di casa al tuo fianco, e tu non l’hai degnato di uno sguardo!”

    “Ma figurati!”

    “Del resto ti capisco; avendo un fusto come me al tuo fianco, gli altri spariscono!”

    “A te i cadaveri hanno dato alla testa, non c’è altra spiegazione! Fammi andare a pagare il catering, invece di dire fesserie!”

    Kudo stava ancora ridendo, quando un msm gli fece vibrare il cellulare. Il giovane lesse il messaggio e s’incupì.

    “Shiho, devo andare, c’è stato un efferato delitto, pensi tu a chiudere la villa?”

    “Sì, ok, penso a tutto io. Grazie per l’aiuto, mi saprò sdebitare!”

    “Oh, non ti preoccupare, lo spettacolino di prima è stato più che sufficiente come ricompensa!”

    “Shinichi!!”, urlò la ragazza affacciandosi nell’atrio, ma il detective, ridacchiando, era sparito in garage.


    CONTINUA

    Nel prossimo capitolo:

    “Hic! Hic! Ran, piccola del papà, dove vai a quest’ora?”
     
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    Capitoli meravigliosi :3
    Il sesto grandioso :rotfl: direi che più Shinichi è rimasto fregato!!! Hahahaha! L'origine della magnifica doccia che ci ha accompagnato per storie e storie... *^*
    E in questo settimo capitolo mi ha fatto morire la fine, è un grande Shin in fondo in fondo XD
    Ora che Shiho rimarrà in casa, la signorina Sonoko chiamerà Ran che si precipiterà a casa del boy!
    Poco ma sicuro :rotfl:
    Comunque da tutta sta vicenda mi sa che iniziano i guai... Un omicidio? Mi auguro che non sia il professore! Tutta quella vicenda dell'amico non mi convince per niente. Stiamo a vedere :)
    Al prossimo!
     
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  15. EleMaggy
     
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    Caspita, sei bravissima a scrivere! e che fantasia!!! Mi sono letta tutti e sette i capitoli di fila e sono rimasta sveglia fino a tardi!
    Comunque, Shiho e Shinichi sono fantastici! Nell'anime la coppia Ran e Shinichi non mi piaceva molto, era troppo sdolcinata. invece qui con tutti questi piccoli litigi sono meravigliosi!

    P.s.: Forza Shiho, facci sognare! :rulex:

    Scusate se scrivo due messaggi separati, ma mi ero dimenticata di dire una cosa.

    Lo spoiler mi sa tanto di Kogoro ubriaco che chiede alla figlia se va con Shinichi a quell'ora... :pff:
     
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91 replies since 13/4/2014, 13:07   5669 views
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