La notte di Natale

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  1. Asuna-san
     
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    Ciao a tutti, questa è la mia prima Fanfiction, spero vi piacerà, anche se breve. Ora iniziamo... dog

    La notte di Natale
    Capitolo uno


    Erano le quattro di mattina; Conan fu svegliato da un rumore sospetto proveniente dalla camera di Ran. Si avvicinò in punta di piedi e, dato che la porta era aperta, entrò. Stranamente lei non era nella stanza. Notò un biglietto sopra la scrivania, proprio accanto alla divisa di karate di Ran. Sul foglio erano scritte queste parole: “Abbiamo rapito la ragazza. Sbrigati, Kudo, o per lei sarà la fine”. Le scritte continuavano, ma non fece in tempo a leggerle poiché fu colpito all’improvviso da un proiettile. Si voltò per osservare chi gli avesse sparato e vide una persona a lui familiare. Tentò di riconoscerla, ma cadde a terra.

    Sbam!

    Era solo un sogno! Finito, fra l’altro, con una bella e dolorosa caduta dal letto che provocò al piccolo detective un gran bernoccolo in testa.

    - Che cosa è accaduto ? - pensò vestendosi, poi andando in soggiorno.

    - Ehi, che ti è successo, marmocchio? - borbottò l’investigatore privato dalla sua scrivania mentre guardava Yoko Okino alla televisione - Ho sentito un rumore dalla tua camera, prima.

    - Ci hai fatto preoccupare molto! - esclamò Ran.

    - Beh, su Goro avrei qualche dubbio - rifletté Conan.

    - Ti sei fatto male?

    - No, sto bene, non ti preoccupare.

    Aveva fatto quell’ incubo tutte le sere da cinque giorni, quando Vermouth, ormai diventata una spia per Ai e Conan nell’ Organizzazione, li aveva avvertiti sul fatto che il capo, Gin e Vodka erano sulle loro tracce assieme agli altri. Non riusciva a capire cosa sarebbe potuto accadere. Che fosse qualcosa di pericoloso?

    I suoi pensieri furono all’ improvviso interrotti dalle parole di Ran.

    - Ora che ti sei svegliato possiamo mangiare: è già mezzogiorno e ho cucinato un bel pranzetto.

    La ragazza aveva preparato il riso al curry, il cui odore invitante si aggirava per le stanze. Appena ebbero i loro abbondanti piatti, i detective finirono il pranzo in quattro e quattr’ otto, con un’aria molto affamata: Goro chiese anche il bis!

    - Ho un’idea: andiamo a comprare i regali per i nostri amici! – disse Ran dopo aver lavato i piatti.

    - Non contate su di me, il film è appena cominciato! Vai Yoko!

    - Ne ero sicura. Conan, andiamo?

    Eh, già: mancavano solo due settimane a Natale, ma la neve tardava a comparire. Eppure era molto freddo e pioveva di continuo. Tutti sorridevano, sebbene il cielo fosse cupo. Erano ormai spuntate fuori le prime luci colorate e alcune decorazioni facevano capolino dalle finestre delle case.

    I due, dopo essersi coperti per bene, uscirono di casa e raggiunsero in breve tempo il centro commerciale.

    Qui Ran fece l’elenco dei regali: erano per Kazuha, Sonoko, Heiji, Eri e Goro.

    - Per Shinichi? - domandò Conan con fare curioso.

    - Glielo comprerò assieme al tuo domani: voglio che sia una sorpresa.

    Era serena. Da quando lui le aveva fatto quel discorso a Londra era sicura che sarebbe tornato, alla fine. E questa volta in eterno. O perlomeno era quello che sperava.

    - Anche il tuo lo sarà.

    Erano contenti: ridevano, chiacchieravano come non avevano mai fatto. Conan non l’aveva vista così gioiosa da quando era cominciato tutto. Ma quella felicità non sarebbe durata a lungo.

    Non lo sapevano ancora, ma da lì a poco sarebbe successo qualcosa che avrebbe cambiato la loro vita. Per sempre.
    Continua...


    Allora? Vi è piaciuto? Fatemi sapere, eh!
    Intanto vi lascio con una piccola anticipazione...
    -Ma … chi … sei … tu?

    Ciao ciao!

    Edited by Asuna-san - 25/7/2013, 23:27
     
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  2. _Sherry99_
     
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    Davvero molto carino! ^_^ Purtroppo non ho capito l'anticipazione :huh: Mi sono fatta una mezza idea, ma non credo sia giusta... Non vedo l'ora che esce il continuo!!!
    Vai continua così Asuna-san!
     
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    Ben fatto davvero, credo di aver capito qualcosa da quell' anticipazione ^_^
     
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  4. Asuna-san
     
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    Eh eh... Quante ne succederanno lo so solo io! <_< :shifty:
    Comunque grazie!
     
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  5. _Dominix_
     
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    Bella l'idea di ambientarla a Natale.Forse ho capito qualcosa dello spoiler.
     
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  6. Asuna-san
     
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    Allora, questa è la seconda parte. Sarà un capitolo pieno di emozioni e sentimenti. Si comincia!dog

    La notte di Natale
    Capitolo due


    Era lunedì mattina. La scuola era appena finita. Ran e Sonoko stavano tornando a casa. Le ragazze stavano chiacchierando, quando Conan le incontrò per strada e sentito il discorso diventò rosso come un pomodoro: discutevano sull’episodio di Londra. Per controllarle chiese loro se potevano andare a casa insieme e Ran accettò di buon grado (Sonoko era un po’ meno entusiasta, ma …).

    Mentre attraversarono la strada una macchina davanti a loro accelerò.

    - Una Porche nera, con due uomini totalmente vestiti di nero … No, n-non è possibile, no! - gridò il piccolo detective rabbrividendo.

    - Che cos’hai, Conan? - chiese Ran.

    Li aveva quasi raggiunti, quando spinse le ragazze fuori dalla portata dell’auto. Fece appena in tempo poiché l’auto lo investì in pieno, fuggendo via subito dopo.

    Sonoko e Ran urlarono e si misero a piangere. Fortunatamente passava di lì l’ispettore Megure, con Sato e Takagi.

    - Che cosa è successo?

    - Un’auto ha investito Conan, sta perdendo molto sangue.

    - Presto, salite, lo porteremo all’ospedale più vicino.

    - Resisti, Conan - implorò fra sé e sé Ran, con le lacrime agli occhi.

    Appena arrivati all’ospedale centrale di Beika, chiesero aiuto ai dottori che lo controllarono.

    Aveva una ferita alla testa molto estesa. Lo medicarono e lo ricoverarono; successivamente dissero che aveva subìto un trauma cranico e quindi lo dovevano operare. Passarono due ore, poi un medico uscì dalla sala.

    - Come sta? - chiesero tutti.

    - È andato tutto liscio, lui si è appena svegliato, ma … - non fece in tempo a finire la frase poiché Ran entrò di corsa nella stanza.

    - Conan, stai bene? - domandò trafelata Ran.

    - Ma … chi … sei … tu? E chi sono io?

    - Cosa? No, n-non è possibile … Stai scherzando, vero!

    - No, io non mi ricordo. Non ricordo più niente.

    La ragazza uscì dalla stanza con le lacrime agli occhi.

    Nel frattempo erano venuti anche Goro, Eri, il dottor Agasa, Ai, i ragazzi e Yusaku Kudo. Quando videro Ran in quello stato reclamarono spiegazioni.

    - Lui … ha perso la memoria.

    Ci furono diverse reazioni: Goro, Eri, il dottor Agasa e Yusaku Kudo si demoralizzarono molto, i ragazzi provarono a farsi riconoscere, Ayumi pianse a dirotto e Ai, Ai stava riflettendo. Si stava sforzando di capire chi potesse essere stato a ridurlo in quel modo. Ad un tratto un brivido freddo la percorse lungo la schiena. Aveva una strana sensazione.

    - Hai visto l’auto che lo ha investito? - chiese.

    - Io sì. - rispose Sonoko - Era una porche nera, con due uomini vestiti di nero all’interno.

    Ai non voleva crederci. Che lo avessero scoperto? Proprio ora che aveva quasi finito di preparare l’antidoto all’APTX4869, la sostanza che lo aveva fatto rimpicciolire? Cosa gli avrebbero fatto poi? Avevano riconosciuto anche lei? Si poneva moltissime domande, a cui non sapeva trovare risposta. Pensava anche a lui. Si sarebbe più ricordato di lei, dei bei momenti passati assieme?

    Era la stessa domanda che si stava ponendo Ran. Era nella sua stessa posizione. E non riusciva a capacitarsi: era in quello stato perché l’aveva salvata. L’avevano investito perché l’aveva allontanata. Lui sapeva a cosa andava incontro, ma l’aveva fatto ugualmente. Proprio come Shinichi.

    Shinichi!

    Quel nome le stava risuonando incessantemente nella testa. Gli era successo qualcosa? Lo chiamò, ma non gli rispose: il cellulare nell’incidente era caduto e si era rotto.

    Allora cominciarono a mancarle le forze. Si sentiva sempre più debole fino a quando svenne sotto gli occhi di Conan, il quale si alzò di scatto e la prese. Non sapeva perché, aveva avuto come un istinto, una voce in mente. Ma si accasciò a terra per lo sforzo fatto.

    Appena tutti gli altri si resero conto dell’accaduto, ulteriore panico si aggiunse all’atmosfera già carica di tensione.

    La giornata era quasi terminata, ma ciò che era successo era niente in confronto a quello che sarebbe capitato dopo. E nessuno lo avrebbe potuto prevedere.
    Continua...


    Vi piace questo nuovo capitolo? Ci ho messo un pò ma alla fine ce l'ho fatta.
    Ecco due frasi del prossimo capitolo...
    Quel posto... Io ricordo quel posto!

    Dammelo e non ti farò del male!

    Insomma, avete capito a cosa è ispirato? Nella prossima parte però aggiungerò qualcos'altro. Vedrete, ci saranno molti colpi di scena!
    Intanto ringrazio i miei lettori _Sherry99_, thefile e _Dominix_.
    Al più presto!

    Edited by Asuna-san - 4/8/2013, 19:36
     
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  7. _Dominix_
     
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    Bel capitolo complimenti ^^
     
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    ho appena finito di leggere i capitoli e devo dire che questo fic è davvero fantastica!
    insomma, Conan che perde la memoria a causa dei mib non l'avevo mai letto prima d'ora
    ti prego aggiorna presto :D
     
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  9. Asuna-san
     
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    Sì sì appena posso aggiorno
     
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    Complimenti mi piace la tua ff :lol:
    Bella l'idea di ambientare tutto nel periodo del Natale ^^
    Povero Conan.. ha perso la memoria per via dell' Organizzazione. Ma il suo gesto e' stato maginfico *-* anche quello in ospedale :*-*:
    Mi dispiace per Ai e Ran :( e ovviamente anche per gli altri >.<
    Ho qualche idea sugli spoiler.. mi incuriosiscono xD
    Continua cosi' ^^ voglio scoprire il seguito :xd:
     
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  11. Asuna-san
     
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    Eccomi qua con un nuovo capitolo! Godetevelo!

    La notte di Natale
    Capitolo tre


    Erano passati ormai due giorni dall’incidente, e il piccolo detective smemorato era stato dimesso dall’ospedale. Ora era ritornato alla sua casa, o meglio casa Mouri. Ora cominciava a riconoscere le persone, ma i suoi ricordi non erano ancora tornati.

    Quel giorno Ran era andata da Sonoko, sotto consiglio del padre. Infatti, appena la ragazza uscì, sbucarono fuori Yusaku, Agasa, Takagi e Megure. Che cosa ci facevano lì? Beh, stavano organizzando una vacanza-sorpresa collettiva, per festeggiare il Natale. Fra tutti i posti scelsero il villaggio Kitanosawa, il luogo in cui Conan aveva compiuto una delle sue avventure più pericolose.

    - Quel posto... Io ricordo quel posto! - fece lui sentendo parlare Goro.

    - Te lo ricordi???

    - Sì, non proprio completamente, ma sì.

    - Allora una volta lì potrai rammentare qualcosa!

    Le parole di Yusaku decisero ulteriormente Goro.

    - Quindi è deciso: partiremo domani?

    - Ma come convinciamo gli altri?

    - Beh, inventeremo qualcosa.

    - Si è fatto tardi. Noi andiamo. A domani!

    Ben presto uscirono tutti. Goro chiese a Conan di mantenere il segreto.

    La mattina seguente, in un modo o nell’altro, si ritrovarono a Kitanosawa. C’erano proprio tutti: Conan, Ran, Sonoko, Kazuha, Heiji, Goro, Eri, Yusaku, Yukiku, Agasa, Ai, i ragazzi, Takagi, Sato e Megure.

    - Manca solo… Shinichi. - mormorò Ran.

    La giornata era stupenda, il sole faceva brillare la neve candida come polvere di stelle. Non una nuvola offuscava quell’immacolato cielo azzurro. Ma da qualche parte il male era in agguato…

    - Che ci facciamo qui? Non dovevamo essere alla centrale? - chiese Sato.

    - Calma, siamo in vacanza!

    - Takagi, stai scherzando?

    - Ebbene sì, - proclamò Goro gonfiando il petto - siamo qui per divertirci. Ci sono piste da sci, da pattinaggio, stand gastronomici, saune… Insomma, andate e spassatevi!

    E così fecero. Goro si era diretto verso le saune, ma sfortunatamente per lui era seguito da Eri, che lo controllava; Ran e Sonoko erano andate a pattinare con Sato, Takagi, Kazuha e Heiji; Megure, Yusaku e Yukiku erano a sciare; Ai sorvegliava Agasa costantemente, poiché per lei se si allontanava solamente un secondo, lui avrebbe messo su almeno dieci chili; i ragazzi stavano facendo un pupazzo di neve assieme a Conan.

    Tutti erano felici, ma lui era preoccupato. La rivelazione di Ai di qualche giorno prima lo aveva stravolto e ora ne era angosciato. Secondo lei in realtà sarebbe un diciassettenne trasformato da una sostanza chiamata APTX4869 che avrebbe mutato anche Ai, e il suo antidoto era stato nascosto in uno scomparto segreto del suo orologio.

    Ad un tratto una folata di vento fece volare la sciarpa di Conan che andò a finire in un vicolo fra due abitazioni. Lui le corse dietro e la prese, quando un uomo vestito di nero e armato di pistola lo circondò.

    - Che cosa vuole da me?

    - Tu hai qualcosa che mi appartiene.

    - Ma, signore, io non ho nulla.

    - Dammelo e non ti farò del male!

    - Vuole questo? - echeggiò una voce da un punto indefinito - Tenga.

    Si vide una provetta cadere su una mano dell’uomo.

    - Bene. Ora, come previsto, vi lascerò andare. Per adesso. - e subito dopo scomparve.

    Passarono pochi secondi in assoluto silenzio, poi spuntò fuori Ai. Era lei la persona che aveva parlato.

    - Che cosa ci fai qui?

    - Quando ho visto che non tornavi, sono andata a cercarti e ti ho trovato qua. Quell’uomo era dell’Organizzazione. Voleva l’antidoto per fare in modo che non lo usassimo. Io gli ho dato una provetta di quelle che usavo nel mio laboratorio con un altro liquido dentro. Chissà ora cosa faranno…

    Conan non capiva più nulla. Un uomo vestito di nero, una pistola puntata contro, un’organizzazione criminale, un antidoto… Che cosa c’entrava lui in tutto questo? Era solo un bambino, no? Non sapeva più cosa credere.

    - Io non voglio saperne niente! - esclamò. Si mise a piangere e corse via.

    - Sei ridotto davvero male, eh? Un bambino che non sa di essere un detective liceale. Tutto ciò perché l’hai voluta salvare. Kudo, sei un disastro! - mormorò Ai mentre delle lacrime le attraversavano il viso, una dopo l’altra, leggere come piume, dolorose come pugnali.
    Continua...


    Vi è piaciuto? Una bella vacanza in montagna, Ran malinconica come sempre, un MIB in agguato, Conan confuso e Ai un pò gelosa. Non vi basta? Allora ecco una piccola anticipazione.
    Allontanati di lì, Conan!

    Per un pò non aggiornerò perchè la mia testa è priva di idee e sabato parto: una settimana in montagna! Comunque proverò a ragionarci su. Ringrazio i miei nuovi lettori detective Izabel11 e Lady Manu* (complimenti per essere diventata una GM!) e gli atri e vi saluto. A presto, ciao!
     
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  12. _Dominix_
     
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    Bè buona vacanza :D
    Comunque la storia mi piace sempre di più,hai una creatività assurda XD
     
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  13. Asuna-san
     
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    Grazie!
     
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    oddio Conan che crede di essere solo un bambino !!! Ma tu sei un genio!
    e poi la dolce Ai che lo protegge dall'organizzazione :wub:
    non vedo l'ora di sapere come continua , e divertiti in montagna :D
     
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    Grazie e buona vacanza! :D
    Capitolo interessante, mi intriga :shifty:
    Povero Conan non ci capisce niente >.<
    La mia dolce Ai che protegge Conan dall'organizzazione*-*
    Adoro la scena con cui hai concluso il capitolo, è semplicemente magnifica anche se triste *-*
    Aspetto il prossimo capitolo :P
     
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43 replies since 23/7/2013, 14:46   2034 views
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